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L’ALIMENTAZIONE PIU’ CORRETTA PER GESTIRE AL MEGLIO LA MALATTIA RENALE CRONICA:
QUALCHE CONSIGLIO PER IL PAZIENTE


Caro paziente,
se stai leggendo questo documento vuol dire che sai di essere affetto da una disfunzione renale cronica. Probabilmente ti avranno detto che dall’insufficienza renale cronica non si può guarire: essa può o rimanere stabile o progredire più o meno lentamente verso la dialisi. Il trattamento della disfunzione renale cronica però non è solo la dialisi o il trapianto. Devi impedire che la tua malattia diventi terminale con uno stile di vita sano ed equilibrato, che vada bene a te e anche ai tuoi reni.
In realtà ci sono dei mezzi per stabilizzare la tua malattia o quantomento per rallentare il suo decorso, sia farmacologici (certi antiipertensivi, certi farmaci antidiabetici e gli ipolipemizzanti), che non farmacologici, come la dieta.
Combattere contro l’insufficienza renale cronica è un po’ complesso, perché la malattia è complessa; è come giocare una partita a scacchi.  la gestione di questa patologia si basa sul controllo ottimale e contemporaneo di alcune malattie che ne sono la causa, che probabilmente ben conosci. Devi tenere bene sotto controllo la tua pressione arteriosa, il diabete se sei diabetico, il colesterolo, i trigliceridi, devi evitare farmaci antiifiammatori, che fanno male ai reni, devi evitare di disidratarti, ma soprattutto devi seguire una dieta sana ed equilibrata per i tuoi reni.
Ma bisogna essere chiari fin da subito; se pensi che si tratti di una dieta dimagrante e di dover fare dei sacrifici ti sbagli! E’ il contrario!! Spesso i pazienti con un’insufficienza renale cronica fanno fatica a seguire queste diete perché sentono di essere costretti a  mangiare troppo!
Ma in realtà devono assolutamente mantenere il loro peso e non devono dimagrire senza controllo.
Infatti la perdita della tua  massa muscolare peggiora ulteriormente la tua funzione renale.
Insomma, se devi fare queste diete falle per bene, perché il non seguirle bene fa peggio che il decidere di non farle. E’ per questo che non devi farle da te; è meglio che tu sia seguito regolarmente da una/un dietista o  una/un dietologo che siano esperti di malattie renali (un renal dietitian), che sia regolarmente iscritto ad un albo professionale. Fai attenzione, perché dietisti e dietologi ce ne sono tanti in giro sul territorio, ma quelli che ti servono li trovi solo nel centro dove lavora il tuo nefrologo; oppure sarà lui ad indicarti da chi e dove andare.



Ma cosa sono queste diete?
Innanzitutto devi cercare di evitare il sale, per tenere meglio sotto controllo la tua pressione arteriosa e per stabilizzare di conseguenza la malattia renale di cui soffri. Ne è raccomandato un consumo che non superi i 2-3, massimo 4 grammi al giorno.
Però fai attenzione! per fare una dieta iposodica non basta solo salare poco, bisogna soprattutto evitare di assumere cibi che a nostra insaputa contengono sale: il così detto “sale nascosto o occulto”, come formaggi soprattutto stagionati, salumi, salamoie, sottaceti, pesce e carne in scatola. Anche il pane è salato!
La seconda cosa è che bisogna limitare il consumo di proteine, ossia bisogna seguire una dieta a contenuto proteico controllato o ipoproteica.
In alcuni casi particolari si può utilizzare una dieta addirittura vegana o vegetariana. Senza scendere toppo in particolari tecnici, si consiglia una dieta con contenuto di proteine di 0.6-0.8 g/Kg/die in pazienti diabetici e di 0.5-0.6 /Kg/die di proteine nei non diabetici. In casi particolari si può consigliare anche una dieta vegetariana con contenuto di proteine di 0.3-0.4 /Kg/die, associata a particolari farmaci che si chiamano “chetoanaloghi”.
La riduzione dell’apporto di proteine significa però ridurre l’apporto di calorie (1 grammo di proteine equivalgono a circa 4 Chilocalorie); perciò, se voglio mantenere il mio peso senza perdere massa muscolare, devo compensare la riduzione di proteine con un’assunzione giornaliera di calorie ci circa 25-35 Kcal/Kg/die di peso, attaverso carboidrati (peraltro contenuti negli alimenti aproteici) e lipidi.
E’ qui che diventa cruciale che tu sia seguito da un/una dietista, perché tu da solo non puoi stimare una corretta assunzione di calorie.
L’ultimo aspetto importante della dieta è che bisogna stare attenti ad un’eccessiva assunzione di potassio e di fosforo: essi sono eliminati dai tuoi reni.
In sostanza, il primo è principalmente contenuto in frutta di stagione e frutta secca, legumi, prezzemolo, aglio, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, broccoli, pomodori, patate, spinaci, soia, pesce come il tonno, la trota, lo sgombro, sarde e il salmone, certe farine, cioccolato, Ketchup



Il secondo è principlamente contenuto in latticini, uova, pesci come crostacei e orata, soia; ma  la fonte di fosforo più pericolosa è quella nascosta in cibi conservati come i salumi e nelle bibite gasate. Stai attento alle etichette: se sull’etichetta trovi certi codici con una E seguita da un numero vuol dire che quei prodotti contengono polifosfati, che sono fosforo allo stato puro, che viene assobito dall’instestino in modo anche più rapido di quello presente in natura.
Se comunque vuoi gustare una verdura che contiene tanto potassio o fosforo puoi farlo: basta che la bollisci e rimuovi l’acqua in cui è stata bollita. Gran parte del potassio e fosforo contenuti nella verdura è finita nell’acqua che hai usato per bollirla.

Un ultimo consiglio: fai attività fisica. Bastano anche 20 minuti al giorno di camminata veloce per fare in modo che la tua massa muscolare non si riduca e che le calorie che assumi vadano nel posto giusto: nel muscolo.
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