Ma cosa sono queste diete?
Innanzitutto devi cercare di evitare il sale, per tenere meglio sotto controllo la tua pressione arteriosa e per stabilizzare di conseguenza la malattia renale di cui soffri.
Ne è raccomandato un consumo che non superi i 2-3, massimo 4 grammi al giorno.
Però fai attenzione! per fare una dieta iposodica non basta solo salare poco, bisogna soprattutto evitare di assumere cibi che a nostra insaputa contengono sale: il così detto “sale nascosto o occulto”, come formaggi soprattutto stagionati, salumi, salamoie, sottaceti, pesce e carne in scatola. Anche il pane è salato!
La seconda cosa è che bisogna limitare il consumo di proteine, ossia bisogna seguire una dieta a contenuto proteico controllato o ipoproteica.
In alcuni casi particolari si può utilizzare una dieta addirittura vegana o vegetariana. Senza scendere toppo in particolari tecnici,
si consiglia una dieta con contenuto di proteine di 0.6-0.8 g/Kg/die in pazienti diabetici e di 0.5-0.6 /Kg/die di proteine nei non diabetici. In casi particolari si può consigliare anche una dieta vegetariana con contenuto di proteine di 0.3-0.4 /Kg/die, associata a particolari farmaci che si chiamano “chetoanaloghi”.
La riduzione dell’apporto di proteine significa però ridurre l’apporto di calorie (1 grammo di proteine equivalgono a circa 4 Chilocalorie); perciò, se voglio mantenere il mio peso senza perdere massa muscolare,
devo compensare la riduzione di proteine con un’assunzione giornaliera di calorie ci circa 25-35 Kcal/Kg/die di peso, attaverso carboidrati (peraltro contenuti negli alimenti aproteici) e lipidi.
E’ qui che diventa cruciale che tu sia seguito da un/una dietista, perché tu da solo non puoi stimare una corretta assunzione di calorie.
L’ultimo aspetto importante della dieta è che bisogna stare attenti ad un’eccessiva assunzione di potassio e di fosforo: essi sono eliminati dai tuoi reni.
In sostanza, il primo è principalmente contenuto in frutta di stagione e frutta secca, legumi, prezzemolo, aglio, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, broccoli, pomodori, patate, spinaci, soia, pesce come il tonno, la trota, lo sgombro, sarde e il salmone, certe farine, cioccolato, Ketchup
Il secondo è principlamente contenuto in latticini, uova, pesci come crostacei e orata, soia; ma la fonte di fosforo più pericolosa è quella nascosta in cibi conservati come i salumi e nelle bibite gasate. Stai attento alle etichette: se sull’etichetta trovi certi codici con
una E seguita da un numero vuol dire che quei prodotti contengono polifosfati, che sono fosforo allo stato puro, che viene assobito dall’instestino in modo anche più rapido di quello presente in natura.
Se comunque vuoi gustare una verdura che contiene tanto potassio o fosforo puoi farlo: basta che la bollisci e rimuovi l’acqua in cui è stata bollita. Gran parte del potassio e fosforo contenuti nella verdura è finita nell’acqua che hai usato per bollirla.
Un ultimo consiglio:
fai attività fisica. Bastano anche 20 minuti al giorno di camminata veloce per fare in modo che la tua massa muscolare non si riduca e che le calorie che assumi vadano nel posto giusto: nel muscolo.